Caricature

<…..Nelle caricature di Amadori, in cui dei grandi personaggi del mondo della musica, che gli sono stati amici, S. Celibidache e R. Muti, per dir solo di loro, vengono trasfigurati in uno sfottò pittorico senza irriverenza, o nelle sue statuine grottesche, che ci offrono un mondo fiabesco in cui gli uomini sono stati mutati in gnomi e coboldi, fa capolino quel senso dell’humor che sonnecchia sempre nel profondo di tutti gli artisti di razza: perché l’arte alla fin fine è un gioco, un esercizio ludico……>

Giorgio Celli